Contrade

Contrada Polli

La Contrada Polli è costituita da 22 unità abitative, di dimensioni diverse, raggruppate in quattro blocchi di edifici a due e a tre piani. Vi è una fontana, alimentata da una sorgente sotterranea, proprio all'inizio del borgo, vicino al fabbricato a un piano utilizzato una volta, sino a qualche decina d'anni fa, come "casera". Veniva qui prodotto il formaggio ricavato dal latte fornito dalle mucche che pascolavano nei prati vicini. Nella parte alta della contrada c'è un'attività di ristoro con un servizio di piccole ristorante di montagna e la possibilità di pernottamento in alcune camere recentemente ristrutturate. Quasi un rifugio a Maslana! Una ipotesi affascinante. Proprio di fronte al ristoro vi è la stazione di arrivo della teleferica Grumetti - Maslana. È stata costruita dall'ENEL per aiutare la ricostruzione proprio della borgata Polli, completamente distrutta da un incendio nel 1979. Successivamente è stata ceduta dall'ENEL al Comune di Valbondione e attualmente è gestita direttamente dai proprietari delle baite di Maslana, unitisi in un Consorzio, chiamato appunto Consorzio pro-Maslana. La teleferica è insostituibile. Presenta due carrelli (un pianale e una benna), che possono trasportare sino a 150 kg/cadauno. Vengono fatti circa 400 "viaggi" in un anno. Polli è attraversato dalla mulattiera consortile, con un bel fondo lastricato, seguendo la quale si raggiunge velocemente il gruppo di case chiamato Caffi. Le due contrade sono separate da un prato quasi pianeggiante. Proprio nel bel mezzo di tale prato si erge il primo traliccio intermedio della funivia di proprietà dell'ENEL, che collega la località Grumetti - Pianlivere (m. 950 circa), a fondovalle, con la diga del Barbellino (m. 1850 circa).

Contrada Caffi

Contrada Caffi è la seconda per dimensioni. Comprende 15 baite o meglio quindici unità abitative, raggruppate praticamente in due fabbricati di dimensioni modeste e in due edifici più grandi, separati da un sentiero lastricato in pietra della larghezza di circa un paio di metri che si riduce nel tratto terminale a una "stretta" di 60 - 70 cm. Questo tratto è proprio chiamato così: la "strecia", la "stretta". Caffi ha due fontane, l'una sopra l'altra. A Caffi ha inizio un sentiero diretto che conduce sino al rifugio Coca. Attraversa la valle del Coca e si ricongiunge al sentiero che sale direttamente da Valbondione alla "poltrona". II primo tratto, prima della valle del Coca è comune con la vecchia mulattiera ormai abbandonata e quasi irriconoscibile che portava alle baite Ca Masù a quasi 1700 m. di altezza: quasi un mito nella storia di Valbondione. Gli animali d'estate erano lassù. I pastori e i mandriani, spesso ragazzi, salivano dal paese tutte le mattine e scendevano la sera. Tutti i giorni, da maggio a ottobre. A Caffi c'era anche il Felice, con la sua osteria sempre aperta, tutto l'anno, sole o pioggia o neve, che richiamava ogni giorno gente dal paese: una salutare camminatina, quattro chiacchiere, una partita a carte, un bichhiere di vino, un caffè col vino, nella stagione giusta (cioè d'inverno, con le piante spoglie e quindi un'ottima visibilità) un controllo con il binocolo a quanto succede e a cosa fa la gente a Valbondione, una verifica della presenza degli agili animali selvatici ungulati, em poi il ritorno in paese. Da Caffi il sentiero prosegue in direzione del Rifugio Curò. Si tratta del famoso "sentiero invernale": in realtà da Maslana ci si può anche facilmente ricollegare al sentiero "normale" che sale al rifugio da Valbondione. Poche centinaia di metri e si raggiunge il terzo gruppo di baite chiamato "Ca' Sura", cioè "le case di sopra".

Contrada Ca'Sura

Ca' Sura è l'insediamento più piccolo di tutta Maslana, con un unico grande edificio suddiviso in 6 diverse unità abitative. Sulla facciata della prima baita che si incontra salendo, con una ineguagliabile esposizione Sud, si nota subito un'artistica meridiana che ricorda a chi passa che "I Ca' Sura i te dis l'ura", cioè che "le case di sopra ti dicono l'ora'. Anche le meridiane parlano! Oltrepassta Ca' Sura la mulattiera continua con un breve tratto ad andamento quasi pianeggiante sino a una fontana. Dopo la fontana si attraversa una valletta chiamata non senza ragione "Vendol" e si prosegue poi sino alla vicina contrada, l'ultima di Maslana, chiamata Piccinella. Il nome Vendol' vuole in realtà dire "Viene giù". In effetti da questa valle laterale in caso di maltempo scende proprio di tutto.

Contrada Piccinella

La Contrada Piccinella è composta da due fabbricati, uno abbastanza esteso e l'altro di dimensioni più modeste. Complessivamente vi sono 7 unità abitative. C'è anche una piccola fontana, alimentata da una sorgente che si trova lungo la vallata "Vendol". Questa Vallata ha inizio dalla anticima del Pizzo Coca, una vetta di 2790 m. di altezza, collocata sull'altro lato della mitica Bocchetta dei Camosci I! dislivello è di quasi 1600 m. ! Con una magnifica esposizione Sud. Per di più il pendio è ripidissimo. D'inverno le valanghe sono normali. Negli anni particolarmente nevosi, può accadere che la neve si sciolga completamente nel bel mezzo dell'estate. L'anno 2001 è stato particolarmente nevoso in quota: la valanga del "Vendol" ha raggiunto uno spessore di circa 15-20 m. (una casa di 5-6 piani !) ed è scomparsa a metà agosto. L'accesso a Piccinella è sconsigliatissimo per alcuni giorni, in caso di pesanti nevicate. D'estate e nelle altre stagioni vi possono essere, in caso di temporali paricolarmente intensi, piene improvvise che trascinano massi, pietrame e tutto quanto instabile lungo il percorso. Incredibile è stata una tempesta notturna in una giornata di luglio dell'anno 2000. Letteralmente 3 metri di acqua scorrevano nella valletta. Le fiancate sono state completamente erose, con un taglio verticale, che obbligava ad arrampicarsi in qualche modo per poterla attraversare, una volta ridiventata asciutta. Il sentiero nella valletta è scomparso.